“Io nato molesto, sbagliato, irrequieto, graffio urticante allo stomaco del mondo. Catapultato a forza in questa vita, gettato come un fiammifero acceso in un barile di benzina.
Sono la quiete del polline che respira in ascolto l’aria del mattino nel sottofondo di un paesaggio invernale. Con la primavera in agguato pronta a farmi detonare all’alba di un nuovo orizzonte.
Sono il pallore rosso di una Luna schizzata su un telo nero, senza confini.
Devastato nell’animo, il pensiero roso da troppo amore, sono un candido cavaliere all’ incrocio delle spade di una battaglia persa in partenza.
A mio modo un supereroe dell’era primordiale. Dell’ anno lunare. Della stagione sbagliata.
Conosco l’infinito e i suoi limiti.
Mi riempio le tasche di polvere, come zavorra, per non volare tra le nuvole.
Lo sguardo perso , incantato sulle bolle di sapone che rifraggono la luce del sole, scomponendola in mille colori. Mentre il mondo intorno intona il grigio a passo di marcia.”
via Chi siamo